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Home » Forum » I vostri INCONTRI ??? » Il padre di Cristina,.. in coma da 28 anni:.....


 
I vostri INCONTRI ???
sissi
Inviato il 06/09/2009 23.04.21
  BOLOGNA / L'APPELLO
Il padre di Cristina, in coma da 28 anni:
"Sono vecchio, non ce la faccio più"

Appello disperato di Romano Magrini, 76 anni, il padre di Cristina, 43 anni, in coma dal novembre 1981. "L'aiuto che riesco a dare a mia figlia diminuisce di giorno in giorno. Sono preoccupato. Vi prego aiutatemi..

GRIZZANA MORANDI — «IN APRILE ho compiuto 76 anni e l’aiuto che riesco a dare a mia figlia diminuisce di giorno in giorno. Sono molto preoccupato poiché sento di non farcela più. Vi prego, aiutatemi!». E’ un appello disperato quello di Romano Magrini, il padre di Cristina, 43 anni, in coma dal novembre 1981. Vive con lei dal 1991 a Sarzana, in provincia di La Spezia, dopo avere abitato per qualche anno a Pioppe di Salvaro (Grizzana Morandi).

Un anno dopo, tragedia nella tragedia, ha dovuto affrontare anche la scomparsa della moglie Maria Franca stroncata da un male incurabile. Il drammatico appello che Romano lancia è senza precedenti e sembra dettato dalle volontà testamentari. «Da troppo anni — confida — faccio finta di stare bene per tirare avanti la baracca, ma ora mi rendo conto di essere giunto al capolinea. Sono un vecchio. Cristina la cambiavo durante la notte tre volte, adesso fatico a farlo due volte perché le forze mi stanno abbandonando».

Il pesante fardello viene alleggerito durante il giorno grazie alla presenza per quattro ore di una assistente assegnata dalla fondazione della Cassa di Risparmio di La Spezia e dall’opera del personale dell’Ausl e dei volontari del posto. Magrini rilancia il suo vecchio sogno, quello di ritornare a Bologna, città nella quale sono nati padre e figlia e dove, quasi 28 anni fa, è avvenuto l’incidente stradale all’uscita da un istituto di ragioneria di Cristina, che allora aveva 15 anni.

«Ultimamente — afferma Romano — ho acquistato un mini appartamento vicino alla clinica Santa Viola dove vorrei trasferire Cristina. E’ un luogo di cura e di assistenza che mi piace, ma, ribadisco, non posso pretendere che il personale della clinica venga impegnato diverse ore al giorno e sera per alimentarla con i frullati. Bisognerebbe organizzare dei volontari i quali, dopo avere imparato la facile tecnica della deglutizione, dovrebbero alternarsi nella camera secondo precisi turni. E’ un progetto da attuare con la massima urgenza perché potrei mancare da un momento all’altro».

Un precedente appello lanciato qualche mese fa dal padre in difficoltà non è caduto nel nulla: alcuni bolognesi hanno avviato una sottoscrizione attraverso un conto corrente attivato nell’agenzia della Carisbo di via Emilia Ponente 152 diretta da Simona Giovanelli e in tutte le filiali della Provincia. Ma la raccolta di fondi da utilizzare per un eventuale rimborso spese ai volontari sta procedendo a rilento.

INTANTO entra in scena a Bologna l’associazione volontari anziani e disabili (Avad) coordinata da Giuseppe Mezzadri. «Siamo in contatto con Romano Magrini — dice il presidente — e questa volta l’abbiamo sentito davvero esausto. Stiamo impegnandoci per trovare nelle parrocchie alcuni giovani e scout in grado di assicurare l’assistenza a Cristina. Il nostro organismo cercherà di dare il massimo in questa ricerca. Chi è interessato può contattarci al numero telefonico 051 532205».

Sarà forse l’occasione per dare una concreta risposta al desiderio di un vecchio e disperato papà, intenzionato a ritornare nella città che ama.

06/09/2009 16:28
Comitato per la Sicurezza Stradale "F. Paglierini"
Il nostro è il primo commento in questo blog in risposta all'appello di un padre che chiede aiuto per continuare a tenere in vita una figlia in coma, vittima anche lei di un incidente stradale, da 28 anni!!! Rilanciamo l'appello in tutt'Italia, tramite le associazioni e istituzioni con cui siamo in contatto, per cercare di dare a quel padre una speranza a realizzare il suo desiderio: ritornare con la figlia nella città natale di entrambi, Bologna. E chiediamo a chi legge, a chi ci legge, di fare altrettanto rivolegendosi al numero telefonico che appare nell'articolo. [email protected]

...........Tratto da<< il RESTO del CARLINO>>

UNO
Inviato il 07/09/2009 13.32.53
  Non serve postare cose serie qui dentro. Qui purtroppo solo amoraaaaaa smackkkkkkk tesoraaaaaaaaaa e tanto facile perbenismo. Dopo un bel klik e arrivederci.

Spero di sbagliarmi.
Ciao

Sil
Inviato il 07/09/2009 20.36.55
 
CITAZIONE (UNO del 07/09/2009 13.32.53):

Non serve postare cose serie qui dentro. Qui purtroppo solo amoraaaaaa smackkkkkkk tesoraaaaaaaaaa e tanto facile perbenismo. Dopo un bel klik e arrivederci.

Spero di sbagliarmi.
Ciao


Non credo sia così...
C'è che davanti a tanta disperazione ci si sente impotenti...

Ciao

Ribelle
Inviato il 07/09/2009 23.12.57
 
CITAZIONE (Sil del 07/09/2009 20.36.55):

CITAZIONE (UNO del 07/09/2009 13.32.53):

Non serve postare cose serie qui dentro. Qui purtroppo solo amoraaaaaa smackkkkkkk tesoraaaaaaaaaa e tanto facile perbenismo. Dopo un bel klik e arrivederci.

Spero di sbagliarmi.
Ciao


Non credo sia così...
C'è che davanti a tanta disperazione ci si sente impotenti...

Ciao


concordo pienamente con sil!
il fatto è che probabilmente molti come me hanno letto il post, indecisi se rispondere e soprattutto sul "cosa rispondere".
io sinceramente sono sempre più delusa dallo Stato che nn muove ancora un dito in favore di chi si trova in situazioni così svantaggiate e dolorose.
E' sempre giusto sensibilizzare l'opinione pubblica su fatti del genere, ma alla fine ci ri rende conto che di fronte a tanto dolore nn si sa cosa rispondere.
probabilmente già in chat c'è tanta gente che si dedica al volontariato e probabilmente chi nn ci si dedica attivamente ha delle motivazioni più grandi di se per nn poterlo fare.
Cmq è doveroso ringraziare Sissi per aver sollevato un problema tanto spinoso. Dal dialogo nascono sempre le cose migliori.

Ribe



 



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