Vergine e Martire catanese
5 febbraio 251
Memoria di S. Agata,
vergine e martire, che
a Catania, in Sicilia,
ancora giovane,
durante l'infuriare della
persecuzione,
nell’anno 251,
conservò nel martirio
la purezza del corpo e
l'integrità della fede,
offrendo la propria
testimonianza per
Cristo Signore.
Nasce a Catania intorno
all’anno 236 da famiglia
nobile.
Nei pressi del monastero
di S. Placido, non lontano
dalla <<marina>>, la
tradizione popolare indica
il luogo dove,
probabilmente, sorgeva la
sua casa.
Dagli Atti del suo martirio
sappiamo che Agata
consacrò la sua verginità
per il Regno dei cieli.
Nell’anno 250 l’imperatore Decio
ordinava una persecuzione
A Catania, sede del governatore
Quinziano, al principio dell’anno
251, Agata venne arrestata dai
soldati romani, perché nella data
stabilita non si presentò ai
funzionari per sacrificare agli dei.
Ma la giovane rifiuta con
determinazione di rinnegare
Cristo quindi fu affidata ad
Afrodisia (corrotta cortigiana),
che dopo un mese circa,
sconfitta e indispettita,
ricondusse Agata da Quinziano.
Quinziano applica le direttive di
Decio
Falliti i tentativi di
piegare Agata con la
persuasione,
Quinziano, procede
infliggendole il carcere
e le torture.
Ciò che resta oggi, della
prigione dove Agata
iniziò la sua passione è
inglobato nella Chiesa
denominata <<S. Agata
al carcere>>.
ritardoAgata torturata
Tra le varie torture si
rinnovavano gli
interrogatori, per
indurla a rinunziare
alla sua fede
cristiana.
Agata, però rimane
salda nel suo amore
per Gesù Cristo.
Dinanzi alla fermezza della giovane,
Quinziano, ordinò che le fosse torturato il
seno, e che nessuno si prendesse cura di lei
Un comando così spietato non era
previsto dallo stesso Decio, il quale,
invece, aveva disposto di curare i
condannati dopo le torture, per non
creare martiri ma rinnegati.
Quinziano non tiene conto delle
direttive imperiali, forse perché non
può sopportare lo smacco di non
riuscire a vincere la forte personalità
di una giovane donna.
Gli Atti del martirio narrano che Agata,
con fierezza, così apostrofa Quinziano:
“Empio e crudele tiranno, non
ti vergogni di troncare in una
donna quelle sorgenti della
vita, da cui tu stesso traesti
alimento, succhiando al petto
di tua madre?”.
La giovane martire, viene
riportata in carcere.
San Pietro, inviato da Gesù,
guarisce Agata
- Alcuni giorni dopo -
5 febbraio dell’anno 251
Quinziano, ordina che venga
riportata in tribunale, per
tentare ancora una volta di
convincerla a rinunciare alla
sua fede cristiana.
Agata rispose: “Io confesso
Cristo con le labbra, e non
smetto mai di invocarlo con il
cuore”.
Così, avendo rinunciato ad
accogliere la religione
imperiale, Agata, viene
condannata a morire bruciata
lo stesso giorno, 5 febbraio.
Mentre veniva eseguita la sentenza,
un violento terremoto sconvolse
Catania.
Allora, tutto il popolo, disgustato
dalla feroce esecuzione, si sollevò
contro Quinziano, il quale abbandonò
la città e, durante la fuga, trovò la
morte, travolto nelle acque del fiume
Simeto.
Agata, moribonda, venne riportata in
carcere e i catanesi ne raccolsero
l’ultima preghiera.
S. AGATA
intercede contro i pericoli dell’Etna
Ad un anno esatto dalla sua
sepoltura: il primo febbraio inizia
una consistente ed impetuosa
colata lavica dell'Etna che,
liquefacendo tutto ciò che incontra
sul suo cammino, si dirige verso la
città di Catania; gli abitanti dei
villaggi fuggono e vanno al
sepolcro di Agata; preso il velo che
lo ricopre, lo oppongono alla colata
lavica e questa, immediatamente e
miracolosamente, si ferma:
é il 5 febbraio del 252.
L’ESILIO
DURATO 86 ANNI
Durante la dominazione
saracena dell’anno 1040, il
generale bizantino Giorgio
Maniace, pensò di inviare a
Costantinopoli, il corpo di
S. Agata.
I catanesi, videro partire le
reliquie, accompagnandole
con la preghiera fino
all’estrema vista dello Ionio.
Un monumento marmoreo
sulla via Dusmet, ricorda il
luogo della partenza.
17 agosto 1126 ritorno in patria
memoria in un documento del
vescovo Maurizio
La traslazione delle reliquie di S. Agata da
Costantinopoli a Catania avvenne tramite il
<<lodevole furto>> che ha come autori due soldati,
Gisliberto e Goselmo, entrambi devoti della Santa
(i resti mortali dei due sono conservati nella
Cattedrale di Catania).
Con una nave partirono per Taranto, giunti in Puglia,
lasciarono la reliquia di una mammella in provincia
di Lecce, (forse Gallipoli). Questa reliquia dal 1380 è
venerata nella chiesa di S. Caterina d’Alessandria a
Galatina. Gisliberto e Goselmo infine raggiunsero
Messina e da lì Acicastello.
Giunta la notizia a Catania, il vescovo Maurizio, a
piedi scalzi, e in abiti pontificali, guida una
processione, fittissima e devota, in direzione delle
reliquie.
Marisol
Inviato il 04/02/2011 22.08.24
IL SEGRETO DI S. AGATA
Nell'incontro con i giovani, a Catania il 5
novembre 1994, Giovanni Paolo II ha
rilanciato l'esemplarità di Agata
svelandone il "segreto":
«Se domandiamo alla vostra giovanissima
Patrona: Spiegaci, come hai potuto, all'età
di circa quattordici anni, essere già così
forte nel testimoniare Gesù, così matura da
avere l'onore di dare la vita per Lui, Lei ci
risponde:
"Non é merito mio se sono stata buona. E'
stato Gesù a farmi buona, é Lui il segreto
del mio nome e della mia vita. Io sono
semplicemente come tralcio attaccato alla
vite".
Ecco: questo é il segreto di Agata e di tanti
come lei».
PREGHIERA
Benedetta sei tu,
Agata,
davanti al Dio Altissimo,
più di tutte le donne
che vivono sulla terra
e benedetto il Signore Dio
che ti ha sostenuta
in mezzo ai tormenti!
Generosamente hai donato la vita
per confessare la divinità di Cristo.
Non ti atterrirono le minacce,
né i supplizi riuscirono a piegarti.
Il coraggio che hai avuto
non cadrà dal cuore
dei catanesi,
che ricorderanno
la potenza di Dio,
sempre!
Agata, significa <<Buona>> e simboleggia la lotta al tumore al seno
Semu tutti devoti, tutti! Cittadini…
…VIVA SANT’AGATA!!!
Ci sarebbero molte cose ancora da raccontare...sulle sue reliquie...sul suo fercolo....la vara...
anke sui numerosi e preziosi gioielli ke le sono stati donati in segno di devozione dai re...
per oggi basta così :)
auguri a tutte le donne ke portono il nome di AGATA ^_^
ciau :)
[Modificato dal moderatore il 04/02/2011 alle 22.37.26]
Marisol
Inviato il 06/02/2011 15.04.09
[Modificato dal moderatore il 06/02/2011 alle 17.36.11]
1
Tutti i diritti sul sito, sui servizi e sui software di questo sito sono di proprieta' di SOSTANZA® Web Services & Intranet Tools.
E' vietata la riproduzione, la duplicazione, il reverse engineering e l'uso di chat-client non autorizzati.
privacy e cookie policy
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social e per analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito ai nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che hai fornito loro o che hanno raccolto in base al tuo utilizzo dei loro servizi.
Ulteriori dettagliCONSENTI