Metto solo i link per non appesantire la pagina.
Questi, tra la moltitudine presente in rete, sono stati da me selezionati attentamente, con la volontà di evitare d'inserire certi video che nulla hanno a che fare con gli insegnamenti che Lee desiderava portare attraverso i suoi film.
Ho anche cercato di evitare scene improbabili, come in alcuni film interpretati da Lee per il pubblico cinese, che per ragioni dettate dalla cultura cinematografica cinese di allora, per quanto fossero improbabili se non impossibili, non potevano però mancare.
Inizio con la scena di combattimento divenuta un cult tra gli appassionati di arti marziali e non solo. Lee era anche un perfezionista e per i pochi minuti di questa scena son servite alcune settimane di riprese. Si prosegue con alcuni documentari, interviste e filmati che ci permettono di conoscere sia l'attore che l'uomo, nei quali si evidenziano la spiritualità e la filosofia che sono sempre stati perni centrali della sua vita.
A conclusione, alcuni tributi veramente ben fatti, come del resto tutta la serie qui proposta dei video postati sul tubo da (nell'ordine): JellolBello, stexangel, davidkglee, violante999, pietrojeetkunedo, e lucaslee82. Mi sembra doveroso citarli.
Questa selezionatissima raccolta di video vuole essere un mio tributo a Bruce Lee.
Bruce Lee vs Chuck Norris (Norris, 7 volte campione del mondo, prendeva lezioni private da Lee e ogni volta rimaneva basito da quanto ancora poteva apprendere da lui)
http://www.youtube.com/watch?v=CfGiIg8kHbw&feature=related
Bruce Lee vs Kareem Abdul Jabbar (Kareem è stato tra i più famosi cestisti NBA e pure lui prendeva lezioni da Lee)
http://www.youtube.com/watch?v=8ic2k2P_FG0&feature=related
Molti altri famosi personaggi di quegli anni prendevano lezioni da Lee, non tanto per imparare a combattere ma per imparare a conoscere se stessi attraverso la ricerca del totale controllo del proprio corpo e volontà.
Bruce Lee - Documentario Jeet Kune Do
Giovane Bruce Lee - Documentario raro
Bruce Lee - Intervista 1 parte
[Modificato dal moderatore il 01/12/2011 alle 13.30.25]
Salve
Inviato il 01/12/2011 13.28.38
Bruce Lee - Intervista 2 parte
Bruce Lee - Intervista 3 parte
Bruce Lee - Lezioni di vita
Salve
Inviato il 01/12/2011 13.29.15
Bruce Lee: La Spiritualità
Bruce Lee - Filosofia
Bruce Lee - L'ispiratore
Salve
Inviato il 01/12/2011 13.29.52
Bruce Lee - Lee Siu Loong THE MASTER
Bruce Lee - The smile
Tribute to Bruce Lee
Never
Inviato il 01/12/2011 15.48.18
Un grande personaggio. Ai tempi in cui la filmografia si concentrava sulle arti marziali orientali, ho cercato di non perdere nessuno dei suoi films.
Ma dimmi un po', Salve..... come mai questa passione? Anche tu sei stato sul tatami?
Salve
Inviato il 01/12/2011 18.05.26
CITAZIONE (Never del 01/12/2011 15.48.18):
Un grande personaggio. Ai tempi in cui la filmografia si concentrava sulle arti marziali orientali, ho cercato di non perdere nessuno dei suoi films.
Ma dimmi un po', Salve..... come mai questa passione? Anche tu sei stato sul tatami?
Sul tatami inteso come allievo no, molto vicino come spettatore sì.
Di Bruce Lee sono un appasionato perché i suoi non sono solo films, portano sempre un messaggio positivo al di là delle scene fatte per necessità cinematografiche.
Uno tra i tanti è il rispetto dell'avversario e di ciò che può rappresentare come nel caso della sfida con Norris, dove nel film, dopo averlo ucciso forse senza volerlo, Lee raccoglie il kimono di Norris per coprirlo, adagiandovi sopra la cintura nera ripiegata.
Con quel gesto Lee riconosce il valore dell'avversario; ed il rispetto per la sua divisa, il kimono, rafforza il messaggio di questo rispetto che si estende a tutti quelli che in tale divisa si riconoscono.
Un pò il contrario di quanto avviene oggi in alcuni paesi dove si bruciano le bandiere dei ''nemici'' a prescindere, in un messaggio di odio esteso ad intere popolazioni che si autoalimenta.
In altri il tema portante o il messaggio principale è l'amicizia oppure l'amore, in altri la famiglia o la difesa dai prepotenti, ecc. Nei suoi film se doveva combattere c'era sempre un motivo e mai fine alla violenza gratuita.
Lee non aveva velleità sportive vanagloriose tipiche dell'occidentale ed infatti non aveva titoli da campione e simili, eppure gli è bastato essere Bruce Lee per ottenere riconoscimenti da tutto il mondo sportivo e non solo. Sono anche rare le volte nelle quali si è esibito in dimostrazioni di tecniche, che più propriamente definirei discipline, coadiuvate dalla sua eccezionale velocità di esecuzione (si racconta che a volte le cineprese di allora non riuscivano a cogliere alcuni colpi di Lee, e si doveva quindi ricorrere a delle macchine fotografiche con tempi di otturazione più veloci per avere dei fermo immagine in sequenza).
D'altronde la sua stessa concezione dell'arte marziale, spoglia dalle regole tipiche di un torneo e ricondotta alla sua essenza non lo avrebbe mai portato a combattere per una medaglia, qualunque fosse, perché avrebbe significato sottomettere l'arte marziale (che non è uno sport ma un insieme di discipline) alle regole forzose di un torneo o di un campionato, del tutto innaturali come lui stesso afferma, in un vero combattimento ''da strada'' ove non esistono regole o mosse programmate e prevedibili.
Ti dirò che aver assistito spesso a bordo del tatami, aver visto i film di Lee ed aver ''studiato'' sui diversi manuali che trovavo nelle biblioteche (e praticando in casa), mi è tornato utile più di una volta ma non per menar le mani, bensì per ottenere l'effetto contrario. Hai presente il gatto che gonfia il pelo per intimorire? ecco, imparai a fare il gatto :-)
Solo una volta al militare ho dovuto essere più ''teatrale'' ed incisivo, espirando tutta l'aria che potevo nel più breve tempo possibile, prima che un pugno arrivasse a toccare lo stomaco.. andò bene, fortunatamente facevo quel particolare kimè più volte quasi ogni giornogià da prima di partire militare, ma che botto quella volta ahahaha. Però da qual giorno allo spaccio (per chi non lo sa è una sala ricreativa in caserma con giochi e sala tv) potei sedermi sulla seggiola a fianco del tizio... in prima fila e me parlava pure, hehe che storie.
Aria
Inviato il 01/12/2011 18.37.48
è sempre stato il mio punto di riferimento...sia per modo di pensare..che come stile di vita
mi ha fatto avvicinare e amare l'oriente...io ho fatto avvicinare e amare l'oriente e le arti marziali a mio figlio
il primo ritratto che feci a 12 anni...era di bruce lee :D
siate come l'acqua diceva...perchè l'acqua è l'elemento più cedevole e delicato in assoluto...ma può infilarsi ovnque..essere morbidi e liberi come l'acqua..
io ho optato per essere aria però :D
Never
Inviato il 01/12/2011 18.47.25
Da quanto leggo posso vedere che ne sai più me che l'ho praticato alcuni anni (arrivando solo alla cintura verde), ma soprattutto posso vedere l'entusiasmo nel descrivere sia il personaggio che la disciplina che trasmette.
Quello che posso dirti in proposito è che nei films di arti marziali deve esserci sempre un maestro 'cattivo' che conduce una scuola e che porta i suoi allievi a non avere pietà del nemico. La trama, a grandi linee, è sempre questa.
La cosa non è molto realista poiché tutte le scuole di arti marziali insegnano una vera e propria disciplina ancor prima di insegnare le mosse ed i colpi. Il rispetto per tutti e per tutto inizia con il saluto allo stesso tatami, quindi al maestro e poi fra gli allievi. La stessa cosa succede una volta terminata la lezione.
Durante i combattimenti avrai notato che la prima cosa che fanno i contendenti è il saluto per portare rispetto all'avversario, ma non è il solito 'stringersi la mano' prima dell'incontro come avviene in tutti gli sports. In tutte le palestre viene obbligatoriamente insegnata un tipo di educazione che porta al rispetto di tutte le cose e, in caso contrario (se un allievo non vuole abbassarsi a questa forma di educazione), di solito viene tenuto 'in panchina' e non partecipa ai combattimenti.
Per motivi familiari non ho potuto continuare l'addestramento, ma da una parte è stato un bene perché non ho mai voluto partecipare alle gare, dal momento che lo facevo unicamente per darmi una disciplina che ritenevo la migliore in assoluto, e sarei rimasto per sempre fermo alla cintura verde.
Salve
Inviato il 01/12/2011 20.06.22
CITAZIONE (Never del 01/12/2011 18.47.25):
Si, il rispetto per il prossimo è al centro delle scuole serie di arti marziali, si potrebbe dire che è il primo passo verso l'autocontrollo, elemento indispensabile in queste discipline. Chi non vuole entrare in questa fase è giusto che non abbia gli strumenti buoni in questo caso solo per menar le mani. La cintura verde non è male dai hihi ho visto una allieva di quel grado atterrare il maestro cintura nera terzo dan che l'aveva bloccata da dietro. Dato il tipo di presa non c'era soluzione da manuale, lui le diceva ''e adesso che fai eh? come la mettiamo eh???'' ...bè si inventò una soluzione poco ortodossa proprio come avrebbe fatto Lee: in qualche modo riuscì a pestargli il piede con tutte le forze e lui come l'ha mollata s'è visto arrivare un colpo proprio là.. terribile ahahahaha
ti lascio immaginare le scuse in tutte le salse dell'allieva e il maestro che aveva ben altro cui pensare hihi
Quindi il colore non è tutto
Never
Inviato il 02/12/2011 1.48.41
CITAZIONE (Salve del 01/12/2011 20.06.22):
...bè si inventò una soluzione poco ortodossa proprio come avrebbe fatto Lee: in qualche modo riuscì a pestargli il piede con tutte le forze e lui come l'ha mollata s'è visto arrivare un colpo proprio là.. terribile ahahahaha
Non so fino a che punto sia valido un colpo simile per l'assegnazione di un 'ippon' hahahahahahaha.....
Mi è saltato subito alla mente un film (italiano da cassetta) con la stessa mossa fatta al "grande maestro Naka Kata"....
Scherzi a parte.... ritengo che la disciplina che vige nelle arti marziali sarebbe quella giusta per una gran quantità di persone.
Ma non c'è da pretendere tanto con i tempi che corrono...... :-)
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