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I vostri INCONTRI ???
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Camillo |
Inviato il 11/10/2011 8.33.47 |
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Camillo : ma questo di spiare allora è un vizio........................
GERMANIA
Un trojan per spiare i cittadini
bufera sulle autorità tedesche
Il caso denunciato da Chaos Computer Club, un gruppo di hacker berlinesi che va a caccia delle illegalità nel web. Il sistema serviva a polizia, servizi e inquirenti vari. La Baviera ammette di averlo usato. Il governo federale, in forte imbarazzo, ha ordinato un'inchiesta dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
Una parte del codice del trojan pubblicata sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung (ansa)
BERLINO - Un trojan, un sistema di controllo nascosto, è stato sviluppato clandestinamente su ordinazione delle autorità in Germania per consentire a polizia, servizi segreti, inquirenti vari di spiare i computer dei cittadini. Per combattere contro presunti terroristi e criminalità economica, ovviamente.
Ma nella Repubblica federale, che è una delle democrazie più garantiste del mondo, lo sviluppo e l'uso di simili tecnologie per controllare la popolazione è stato definito anticostituzionale dal Bundesverfassungsgericht, la Consulta tedesca. Per cui, smascherati da un fantasioso gruppo di hacker militanti per la trasparenza nella Rete, adesso i politici di Berlino sono in fortissimo imbarazzo.
A sollevare il polverone è stato il Chaos Computer Club, il gruppo di hacker democratici berlinesi attivo da anni nella caccia alle illegalità statali e non solo nell'uso del web per violare privacy e diritti dei cittadini. Questi militanti del web hanno scoperto che un trojan di tipo nuovo era in giro nel mondo virtuale. Lo hanno 'catturato', riprodotto e decrittato. E hanno appurato che si trattava di un sistema sviluppato per penetrare i computer dei privati, spiarli, registrare in memorie esterne i loro contatti online e telefonici, e se i privati spiati erano in possesso di una webcam anche per registrarne le immagini.
I sospetti si sono subito concentrati sull'intelligence o comunque sulle autorità. Chaos Computer Club ha denunciato tutto ai mezzi di informazione e
in sostanza non c'è stata smentita. Anzi. Il portavoce del governo federale, Steffen Seibert, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta per accertare se il programma sia mai stato utilizzato. E dalla Baviera, uno dei più conservatori e orientati a 'tolleranza zero' tra i 16 Bundeslaender (gli Stati della Repubblica federale) sono arrivate le prime ammissioni ufficiali. A produrre il trojan è stata un'azienda elettronica dell'Assia, su commessa pubblica.
In tempi di guerra globale al terrorismo, all'evasione fiscale, a ogni tipo di criminalità internazionale, certo, gli Stati, anche quelli democratici, usano ogni mezzo. Piccolo problema: la Corte costituzionale tedesca ha recentemente vietato uno spionaggio elettronico e internettiano spinto fino a tali limiti. Per cui il ministro dell'Interno federale, il cristianoconservatore bavarese (Csu) Hans-Peter Friedrich, già da tempo sotto tiro perché accusato di essere iperconservatore rispetto alla Weltanschauung liberal della cancelliera Angela Merkel, adesso è in serio imbarazzo. Vedremo come andrà a finire, online e nei palazzi del governo federale a Berlino, interconnessa più che mai.
(10 ottobre 2011)
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Rospo |
Inviato il 11/10/2011 15.20.34 |
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l'Unità
11/10/2011
Da giugno a dicembre del 2010 è successo 4600 volte. E cioè: 95 volte su 100 in cui le autorità americane hanno chiesto a Google di avere accesso alle caselle postali degli utenti registrati su Gmail (il loro sistema di posta elettronica) il colosso americano ha acconsentito. E gli utenti Italiani non ne sono stati immuni. Delle 387 richieste inoltrate da Fbi e Cia, il 60% è stato accolto.
L'intrusione è stata sempre giustificata dalla necessità, da parte delle autorità americane, di condurre indagini delicate su terrorismo e narcotraffico. Ma le polemiche non si sono mai attenuate. E ora esplodono alla denuncia da parte dell'attivista di Tor e Wikileaks Jacob Appelbaum che per mesi il suo account è stato monitorato senza una motivazione specifica.
La domanda che molti si pongono è questa: è giusto che Google dia l'accesso a conversazioni private, a scambi di mail tra cittadini senza chiedere l'autorizzazione a un tribunale? Una domanda che rimbalza sul web ma che finora non ha trovato alcuna risposta.
Rospo:
ci spiano in tutti i modi....
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Salve |
Inviato il 11/10/2011 19.48.12 |
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credo che se il cervellone che Google usa per il servizio email è situato in America, la relativa utenza sarà di conseguenza soggetta alle leggi di quel Paese anche in fatto di privacy. Potrei sbagliare ma mi sembra che, diversamente da noi, le forze di polizia là non hanno bisogno di autorizzazione di un giudice per intercettare le comunicazioni. Comunque è strano che Google dia così facilmente consenso alla "consultazione" delle comunicazioni private dei suoi utenti, la percentuale è veramente elevata e siccome non credo che ci sia una percentuale così alta di criminali tra gli utenti di Gmail, mi dà da pensare che ci sia dell'altro, ammesso che siano dati sicuri.
Quella del troyan è l'ennesima dimostrazione che ancora oggi nel web non c'è nulla e nessuno al riparo da occhi indiscreti. Già diverse mayor tempo fa avevano disseminato nel web degli "agenti segreti" in gergo detti ''sniffer'' che più o meno fanno lo stesso lavoro di quel troyan per quanto riguarda i dati che passano dal pc alla rete e viceversa. Gli sniffer in genere si ''limitano'' a stare come dire... davanti alla porta, a controllare chi entra e chi esce. L'antivirus difficilente li individua, appunto perché non tentano di entrare nel pc ma restano sulla soglia. Questi sniffer sono programmi oppure anche delle ''macchine'', che dovrebbero essere usati per scopi legali, consentiti, ad esempio per monitorare la propria connessione o una rete interna. Dovrebbero.
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Rospo |
Inviato il 14/10/2011 1.24.56 |
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SORU--------->>> EDITORE DEL GIORNALE ...."L' UNITA'"
giovedì 13 ottobre 2011, 18:25
Fisco, guai per Soru Sequestrati 3 milioni all'editore de L'Unità
FISCO: GUAI PER SORU. SEQUESTRATI 3 MILIONI ALL'EDITORE DEL GIORNALE "L'UNITA'"
di Ignazio Stagno
Bloccati i conti correnti dell'ex governatore della Sardegna. Ma se i soldi non basteranno scatterà il sequestro per le sue ville
Cagliari - Guai giudiziari per Renato Soru. La guardia di finanza gli ha sequestrato beni per 3 milioni di euro. Su ordine del gip di Cagliari Simone Nespoli le fiamme gialle hanno sequestrato preventivamente tutti i conti correnti dell'ex governatore della Sardegna. L'imprenditore sardo è accusato di avere evaso il fisco.
Ma se i beni sequestrati non riusciranno a coprire la cifra dovuta all'erario da parte di Soru allora scatterà anche il sequestro degli immobili: la villa di Bonaria a Cagliari, case e terreni a Sanluri. Il pm di Cagliari Andrea Mssida aveva presentato la richiesta del sequestro già un mese fa. Anche la polizia tributaria aveva sollecitato il sequestro. Poi la magistratura si è convinta a seguire la linea delle fiamme gialle e dare seguito tempestivo al sequestro. Al centro dell’indagine ci sono i flussi di denaro derivanti da un prestito che la società inglese Andalas, riconducibile allo stesso Soru, ha fatto a Tiscali. L’attenzione della Guardia di finanza si è concentrata sul presunto guadagno non dichiarato, derivante dalla restituzione del denaro e i relativi interessi.
Rospo:
........Già.......................................(e non dico altro....)........
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Rospo |
Inviato il 16/10/2011 13.35.48 |
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domenica 16 ottobre 2011, 11:50
La sindrome da G8 L’ordine agli agenti: non dovete reagire
di Gian Marco Chiocci e Massimo Malpica
Lo sfogo dei poliziotti sulle strade: "Hanno paura che ci scappi un altro morto e quindi ci obbligano soltanto ad abbozzare"
«Maledetti! Guardate là il collega ferito, è la fine del mondo, guardate quanti incappucciati circondano il blindato dei carabinieri. Altro che pochi violenti isolati, diamine. È un’altra Genova, questa. E noi stiamo qui a fare le belle statuine mentre in testa ci piove di tutto. Fermi, dietro ai blindati, carne da macello mentre quelli (indica il furgone dell’Arma circondato dai black bloc, ndr) al posto di guida vedono la morte in faccia e magari pensano a quello là, come si chiamava, a quello che ha sparato a Giuliani a Genova. Una follia, cazzo. Una follia. Questa maledetta politica buonista è una follia. Perché la parola d’ordine sapete qual è? La volete sapere? Abbozzare. Attendere. Ripiegare. Non rispondere. Dobbiamo ab-boz-za-re sempre e comunque! Dal G8 di Genova l’ordine è sempre quello, altrimenti ci danno della polizia cilena e fascista. Obbligati a nasconderci dietro i mezzi, stare fermi come birilli anziché rispondere come siamo addestrati a fare. Guardate che scempio. Guardate gli occhi dei colleghi sotto ai caschi: vorrebbero correre e affrontare quegli scalmanati e invece no, zitti e buoni. Quelli forse arrostiscono là dentro e lo Stato al massimo concede ai blindati i caroselli con sirena, qualche lacrimogeno, idranti obsoleti, rare reazioni di alleggerimento. La solita strategia difensiva a oltranza. Abbozzare perché sennò ci scappa il morto, ma quale morto? Perché se muore una divisa, chissenefrega. Se muore uno che ti sta lanciando in faccia un estintore, diventa un caso internazionale con quei politicanti che parlano sempre di pochi facinorosi. Non ce la facciamo più: abbozziamo allo stadio, per la Tav, in strada coi black bloc. Scrivetelo, cazzo. Scrivetelo». Detto, fatto. Scritto tutto alla lettera, tra i lacrimogeni e la rabbia. Scritto a imperitura memoria di chi pensa all’italica maniera del meglio non fare per non rischiare di far male. Lo sfogo del poliziotto che stringe rabbioso lo sfollagente, che s’è fatto Genova e che ogni weekend se la rischia con gli ultras, si interrompe al passaggio di un superiore che raccomanda calma. In piazza San Giovanni, in disparte, c’è gente che si danna l’anima quando serve, vaccinata agli scontri, abituata alla guerriglia, come il dirigente Maurizio Ariemma del contingente Milano oppure il vicequestore Antonio Adornato del gruppo Senigallia, vecchia scuola della Celere romana, uscito indenne non si sa come dal linciaggio che ha colpito i colleghi del Settimo Nucleo guidato dal comandante Vincenzo Canterini, il «famigerato» Canterini della Diaz. Che si fa vivo a sorpresa nel pieno della baraonda romana: «In questo momento torno indietro negli anni, ho un brivido, sento uno spiffero di Genova. Questi teppisti sono meno organizzati rispetto a quelli del G8 ma sono tanti, e da quel che vedo usano tattiche da ultras, penso che provengano in gran parte dell’estero. La politica del “contenere” non funziona più se si lascia la piazza a un’orda di teppisti che si fomenta di minuto in minuto e fa proseliti, anche tra chi non ha cappucci neri in testa. Occorre una reazione, composta, ma ferma». Canterini, in contatto coi suoi ex uomini in piazza, fa poi un’osservazione ad alta voce. Da non sottovalutare: «Se la manifestazione era pacifica a che servivano decine e decine di “avvocati democratici” a spasso se non a difendere i manifestanti eventualmente coinvolti negli scontri? I disordini, l’input a gettare scompiglio nel corso del corteo, evidentemente è qualcosa che è stato pianificato politicamente dalla stessa organizzazione internazionale di Genova, che ha raccordato antagonisti violenti da tutta Europa». Poco più in là, piegato su un tenente dei carabinieri con il volto coperto di sangue, il colonnello dell’Arma Pino Petrella predica tranquillità mentre piovono bombe carta e sampietrini. Lui situazioni «bollenti» come queste le ha vissute sulla propria pelle, ferito in Val Di Susa dai black bloc versione No-Tav. Non ha tempo per le reprimende dei residenti del quartiere Monti che al pari di tanti carabinieri e poliziotti si chiedono perché il centro cittadino è pieno di guardie rilassate a guardia dei palazzi istituzionali mentre tutt’intorno regna il delirio. Perché sono stati lasciati per strada cassonetti d’immondizia, puntualmente dati alle fiamme. Perché non si è vietato il parcheggio indiscriminato, là dove i roghi hanno incenerito auto e scooter. Perché 70 feriti dopo i 120 della Val di Susa. Perché si è permesso l’assalto a chiese, banche, ministeri, supermercati. Perché, soprattutto, non si è intervenuti a difesa del furgone dei carabinieri abbandonato all’inferno sul modello di quanto accadde in corso Torino a Genova sotto lo sguardo compiacente del prete antagonista don Vitaliano. Come certifica lo spray sul portellone annerito dal fumo, «Carlo vive», l’obiettivo era vendicare l’icona Giuliani. Nessuno vuole pensare che serva un morto ammazzato a svegliare gli «attendisti» dell’ordine pubblico. Ma occorre che qualcosa cambi, subito. Perché chi ha schivato sassi, molotov e bulloni, oggi farà nuovamente la bella statuina: allo stadio Olimpico c’è il derby. «Abbozzare» ancora? Auguri.
rospo:
L'accusa dei giornali di sinistra adesso è questa: la polizia non ha fatto nulla.......comunque la si giri la frittata accusano sempre....che cialtroniiiiiii!!!!!!!
Questi signori spacca tutto...erano le copie moltiplicate di San Carlo Giluliani Martire.....(Proclamato santo da Pisapia.., Diliberto...& company...è da tutta la sinistra ...i "cattivi maestri"...se ci scappava un altro morto...qui finisce che ci fanno il Pantheon...dei Santi Teppisti Delinquenti....)
ma non si vergognano?
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Salve |
Inviato il 16/10/2011 19.04.55 |
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D'altronde se è successo solo a Roma tra tutte le città nel mondo interessate dalla manifestazione, è perché sapevano benissimo che DA NOI ai poliziotti sarebbe stato ordinato di non reagire, di esser lì e non esserci al tempo stesso per non provocarli, come per gli animali selvatici, che non si offendano gli animali, che se li guardi negli occhi la prendono come una provocazione e attaccano. Mi chiedo come abbiano fatto a passare inosservate quel migliaio di persone animate da violenti propositi. Possibile che con tutte le migliaia di persone non una se ne sia accorta per tempo di avere quei cerebrolesi tra loro? Bisogna assolutamente cambiare le regole sui permessi per le manifestazioni di piazza e bisogna fornire ai poliziotti dei bei e potenti storditori elettrici, altro che manganelli. Bisogna sapere chi ha permesso o ordinato di sottovalutare l'infiltrazione dei criminali patentati che abbiamo visto. E che la politica se ne stia fuori, che lascino fare ai poliziotti il lavoro di poliziotti non di manichini ai loro ordini, altrimenti che si mettano loro la tenuta antisommossa e che poi si arrangino, come hanno dovuto arrangiarsi i tutori dell'ordine, per l'ennesima volta agli ordini di persone incompetenti e compiacenti di quella politica cialtrona, provocatrice, distorsiva della realtà, della verità, della ragione.
Con certa gentaglia non servono i cannoni d'acqua ci vorrebbero i lanciafiamme, quelli ci vorrebbero.
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Never |
Inviato il 16/10/2011 20.20.43 |
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Da un po' di tempo si sta facendo un bel po' di 'baccano' contro i portatori del "burka" motivando, a ragione, il fatto di nascondere i connotati della persona.
Ora... il diritto di protestare è sancito dalla costituzione, ma volendo evitare disordini di persone infiltrate appositamente per creare confusione (se non peggio) una regola potrebbe essere quella di caricare sui cellulari tutti quelli che si presentano a dette manifestazioni con il volto coperto poiché indicherebbe a priori la volontà di creare disastri e di far fallire la manifestazione stessa. Il manifestante pacifico non ha bisogno di coprirsi il volto ma, soprattutto, manifesta per una ragione (giusta o sbagliata che sia.... non sto qui a sindacare) e vorrebbe che si parlasse del motivo di detta manifestazione. L'infiltrato, invece, oltre a creare confusione e danni, fa spostare l'argomento dalla manifestazione ai danni (ed eventuali feriti) causati dalla sua "prodezza".
Una legge che vietasse il viso coperto nelle manifestazioni penso che sarebbe la benvenuta soprattutto da parte dei manifestanti e limiterebbe certi danni provocati da certe persone vigliacche che entrano per creare confusione standosene al sicuro dietro caschi e passamontagna.
Never
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Rospo |
Inviato il 16/10/2011 21.58.35 |
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CITAZIONE (Never del 16/10/2011 20.20.43):
Una legge che vietasse il viso coperto nelle manifestazioni penso che sarebbe la benvenuta soprattutto da parte dei manifestanti e limiterebbe certi danni provocati da certe persone vigliacche che entrano per creare confusione standosene al sicuro dietro caschi e passamontagna.
Never |
Caro Never
Quella legge c e già da 20 anni se non ricordo male.
non serve a nulla....
a Genova la polizia è intervenuta con pesantezza..ed è stata accusata
Qui...proprio perchè...non si ripeta quello che è successo a Genova...ha fatto di tutto per non intervenire....ed è stata accusata lo stesso
la legge per non portar passamontagna o caski nelle adunate pubbliche c è già...
come fanno a mettere nei cellulari...centinaia e centinaia...di gente incapucciata? appena si avvicinano...succede il finimondo...lo scontro....
a Genova dicevano che c erano infiltrati della polizia tra i black block...per far succedere lo scontro
Oggi la polizia...ha cercato di evitare lo scontro ...e accusano lo stesso che c erano infiltrati della polizia.......(perchè in alcune testate giornalistiche si tentava di dire questo....quindi..in devinitiva la polizia ha tentato di provocare lo scontro...per poi far di tutto per evitarlo..)
la verità è un altra: in tutti i posti dove fanno manifestazioni i no global in italia o all estero...succede un casino...
La verità è un altra....le forze di polizia sono terrorizzate...da certe campagne..e scottate da cio che è successo a Genova...e non sanno manco piu come comportarsi.
Se attaccano con durezza (come è logico che sia)...vengono inquisiti, processati, condannati...messi alla gogna in certa stampa ..come fascistoidi militarizzati ...al servizio del "potere"....
Se lasciano fare e cercano di evitare..........i black block e i loro sostenitori..ci marciano..e sempre una certa stampa...gli accusa di inerzia..e incapacità....
Se nello scontro ci scappa il morto tra i teppisti politicizzati....il teppista viene osannato come "vittima del sistema" e della "reppessione del padrone"....(vedisi Carlo Giuliani...che è stato santificato ..per essere morto mentre tirava un estintore contro un povero carabiniere,,,in nome della giustizia e liberta...gli volevano anche dedicare una sala del parlamento in suo nome : Sala Carlo Giuliani....
Invece il povere poliziotto o carabiniere...che ha ucciso viene messo alla gogna come un criminale (Placanica...è stato distrutto....e i Genitori di Carlo Giuliani...parte civile difesi da nientechepopodimeno Pisapia il sindaco di Milano (pardon la disgrazia di Milano)..dopo che Placanica è stato assolto anche in 3 grado (Cassazione)...hanno infierito..rivolgendosi..alla Corte di Strasburgo...chiedendone la revisione del processo e la condanna...del povero Placanica ...che è stato ridotto ad una larva umana...seguito costantemente da psicologi con una terapia farmacologica per crollo psicofisico. La Corte di Strasburgo...ha respinto la richiesta...ed allora hanno infierito ancora..attraverso una "certa stampa"....dicendo che giustizia non era stata fatta. Il colpevole senza ombra di dubbio cioè Carlo Giuliani...passato per eroe e vittima........e la vera vittima..che si è solo difeso da tentato omicidio.. il povero carabiniere Placanica..unico vero eroe nello svolgimento del suo dovere passato per Assassino.
Pisapia..recentemente ha osannato la memoria di Carlo Giuliani..dicendo che era un eroe....che lottava per la libertà e la giustizia (??????!!!!!!!)....Addiritura Vendola lo ha paragonato eroe/vittima al pari di Falcone e Borsellino (ma vi rendete conto...????!!!!)
Quindi le forze dell ordine che hanno ucciso il delinquente Giuliani...sono degli assassini al servizio del "padrone" ...e le stesse forze dell 'ordine che son saltate in aria con Falcone e Borsellino...sono invece delle vittime eroiche (stessi carabinieri o poliziotti...)
il tutto con Il delinquente Giuliani e i Magistrati Falcone e Borsellino...messi sullo stesso piano come grado di eroicità.
Un ragionamente limpido ed eccellente......fosse possibile vomiterei 7 anni di seguito dallo schifo.
Se Carlo Giuliani è un eroe (secondo Pisapia , Diliberto, Vendola + certa stampa di sinistra memoria..).....per deduzione logica anche questi teppisti no global di Roma lo sono......perchè il loro comportamento non è diverso da quello di Giuliani.
Ma non si vergognano delle loro affermazioni ?
Ecco perchè la polizia è come "paralizzata" (tengono famiglia...e bocche da sfamare...)
Placanica per potersi difendere...ha chiesto una petizione popolare...che è stata fatta da un giornale nazionale ...(di destra ovviamente)...raccoglindo 400 mila euro....e con questi soldi si è potuto difendere...altrimenti starebbe forse marcendo in qualche carcere......
E comunque la sua vita è stata completamente distrutta.
ECCO PERCHè LA POLIZIA E I CARABINIERI NON SANNO PIU CHE FARE......
Una certa parte politica...e una certa stampa....dovrebbero
--------------------->>VV EE RR GG OO GG NN AA RR SS II<<------------------------------
Ciao
Rospo
la storiella della polizia che si infiltra....è una pentola /favoletta buona per coprire tutte le pentole.....
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Rospo |
Inviato il 16/10/2011 22.39.23 |
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Il racconto di un agente: "Avevo il casco altrimenti sarei sicuramente morto"
di Nico Di Giuseppe
La testimonianza di uno dei carabinieri che è riuscito a fuggire dal suo blindato dato alle fiamme dai teppisti: "Di manifestazioni ne ho fatte, ma non ho visto mai una cosa così"
"Di manifestazioni ne ho fatte, ma non ho visto mai una cosa così. Per fortuna avevo il casco, altrimenti sarei morto". A parlare è il carabiniere F.T., 31 anni, il militare che è riuscito a sfuggire, ieri durante gli scontri a piazza San Giovanni, dal suo blindato dato alle fiamme dai teppisti.
"Non riuscivo ad andare né avanti né indietro", ha aggiunto l’uomo, in forze a Roma, che era alla guida del mezzo. Il militare si trova ora ricoverato al Policlinico Umberto I di Roma con fratture al volto. Le sue condizioni non destano preoccupazione ai sanitari. Non ricorda molto di quei convulsi momenti: "Mi hanno rotto lo specchietto e sono riusciti a forzare la portiera del mezzo. Poi non ricordo più nulla, sono scappato via".
Rospo:
La sinistra...ha messo sotto processo mediatico...le forze dell ordine a Genova per essere state "dure"
a distinza di dieci anni---nella loro stampa sta mettendo a processo le forze dell 'ordine per essersi comportati all opposto.
fanno schifooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
bugiardiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
volta gabbana....vanno a zig zag...a seconda delle contingenze...l'importante che accusino accusino accusino.......stanno sempre protestando e mugugnando con il fegato gonfio.
mi fanno ribrezzoooooooooooooo
quanto li detestooooooooooooooooooooooo
l'armata brancaleone...buoni a nulla...non sanno manco organizzare un porgramma di partito interno e vorrebbero governare l 'Italia?
ma che si fottanoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
ciao a tutti
Rospo
Rsopo
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Rospo |
Inviato il 16/10/2011 22.51.28 |
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CITAZIONE (Rospo del 16/10/2011 21.58.35):
CITAZIONE (Never del 16/10/2011 20.20.43):
la storiella della polizia che si infiltra....è una pentola /favoletta buona per coprire tutte le pentole.....
CITAZIONE
correzione:
pardon....coperchio
frase: la storiella della polizia che si infiltra...è un >coperchio</favoletta buona per coprire tutte le pentole.....
[Modificato dal moderatore il 16/10/2011 alle 22.55.33]
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